La nostra storia

Doveva essere una realtà amatoriale, ma poi sempre più persone si avvicinarono incuriosite e chiesero informazioni per tirare con l’arco storico. E… si innamorarono perdutamente di questo sport. Ecco perché abbiamo adottato questo motto, che abbiamo scritto anche nelle nostre magliette: “Arcieri storici abbestia!!!”, descrivendo così in modo elbano e toscano se vogliamo, la nostra passione per l’arco di legno o storico e quello che racchiude questo mondo, fatto anche di Rievocazioni.
Così racconta Patrizio Bolano, presidente del gruppo:
«Quelli della mia generazione, qui all’Elba, sono cresciuti con le fionde, le capanne improvvisate coi lenzuoli e gli archi fatti con i ramoscelli. Erano gli anni in cui in televisione c’erano i film western, con i cowboy e gli indiani. Il primo arco che mi costruii era un ramo di castagno lungo 80 centimetri. Talmente grande che non riuscivo nemmeno a tenderlo tutto e per frecce usai le stecche di un vecchio ombrello. Avevo 9 anni. Ho dei ricordi bellissimi».
«L’anno dopo il paese di Suvereto organizzò una gara medievale a squadre. Fu una gara affascinante e in più la squadra elbana di cui facevo parte, vinse il titolo e questo lasciò una traccia e un sogno dentro di me, che fu quello di creare anche per l’Elba una tradizione medievale arcieristica e di rievocazione».


Cosa insegna questo sport
Insegna disciplina, concentrazione. Implica la necessità di avere metodo. Ogni movimento deve essere pensato. Corpo e mente devono essere in sintonia. Solo allora si può scoccare la freccia perfetta. Insegna, come ogni sport, l’aggregazione sociale e la possibilità di far fare sport a tutta la famiglia, visto che non ha limiti d’età. In più, visto che facciamo gare non solo di campionato elbano ma anche nazionali e nelle piazze e nei borghi più belli, di poter girare e conoscere la cultura italiana.